Carissimi lettori di Amenità varie e Stylettissimo,
potevo forse mancare alla prima televisiva dello spettacolo italiano del momento? Certamente no, non avrei mai rinunciato ad essere i vostri occhi e le vostre orecchie, e già che ce semo pure le chiappe visto come me sò procurata gli accrediti, alla prima di XFactor.
Molte le cose da raccontarvi.
Impressioni, emozioni e outfit, sia dei protagonisti che del pubblico in sala che, come ben sappiamo noi gente del settore, è un microcosmo bizzarro.
Ci sono quelli arrivati come per sbaglio senza neanche il tempo di cambiarsi, che ve se possa presentà Equitalia ‘na passata all’ascella nun ve costava soldi; quelli che siamo di Milano e l’accessorio è tutto; gli sventolatori del vessillo non è mai troppo se ci credi e i miei preferiti gli waiting for San Silvestro, che un filo d’argento non ha mai fatto male a nessuno, come no! ve presento er fegato che da ieri me strilla de fa una strage.
Ma andiamo con ordine:
direttamente dalle passerelle Milanesi e conformi ai dictat degli stilisti più quotati, l’autunno inverno 2015 sarà la stagione dei cappelli.
A larghe falde, di colori sgargianti calcati in testa come caschi da moto.
Unico appunto: gli spettacoli televisivi, teatrali, le recite in parrocchia non sono matrimoni o ricevimenti di gala.
E da bbravi cavateve quelle astronavi se nun volete du schiaffoni sulla coppa, che da dietro se vede solo la capocciona vostra.
Anche il look Mata Hari o come suggeriva un’amica stylist presente il mode Japanese in cruise, potrebbe essere un’idea per non passare inosservati.
‘Na pessima idea cocca de mamma, che la gemma de plastica sul turbante nun se po’ vedè manco al tè delle 5 con tu fija de 3 anni che sta a giocà a la regina.
E finiamo con le addicted to lurex, come negare un punto luce in una sala che conterà 400 riflettori.
Mancano poco più di due mesi all’ultimo dell’anno e una prova generale under the strobo credo sia d’obbligo.
Ve potessero dà li domiciliari.
Ma passiamo ai protagonisti:
Ale Cattalen divino e spumeggiante in una giacchetta slim fit color trota morta andata male.
Il maestro Elio con parrucca alla Oscar Wilde e la maglia più glam della storia di XFactor, infatti solo lui può esibire l’uccello più social del mondo, dopo quello de Rocco, in dimensioni minacciose, esattamente come quello de Rocco, e permettersi di chiamarlo “il tweeter” senza temere che gliela faccia sui calzoni.
Fedez sorride e si spengono gli spot light tanto fa lo stesso effetto, le ragazzine squittiscono e le palpitazioni aumentano e tutto ciò nonostante le scarpe luccicanti salvate dalla maglia Hanson vs Nirvana…direi che potrebbe permettersi il look di mago Merlino che s’invola verso Honululu e sarebbe lo stesso il delirio di massa.
Skin…scusate qui la mia scorza di frantuma, lei può, può tutto, è semplicemente strepitosa.
Rock nella tutta bronzo-nera col cappuccio con cui ha iniziato e per la nostra gioia cantato Wild Boys e deliziosa con l’abito corto sempre sulle stesse tonalità con cui conclude lo show, perfetto per sottolineare il suo fisico e le gambe chilometriche, i 48 anni sono gli stessi 68 del duca bianco…ovvero un patto con Lucifero. Dea.
Lo so, se avete visto lo show non è stato l’ultimo ad entrare, ma non si può chiudere che con la perfezione.
Mika è l’unico uomo del pianeta a risultare credibile impanato in un unicorno bianco glitterato e un paio di ali su schiena e sedere.
Il suo ingresso è stato accolto da un esclamazioni estasiate e un rovistare di mani nelle borse al fine di scongiurare la possibilità di apparire in televisione con la bavetta a bordo labbra.
Che fa sempre brutto.
Per quanto riguarda i ragazzi nulla di eclatante, negli outfit si è rischiato molto poco, si rifaranno sicuramente più avanti, un plauso però a quasi tutto il trucco e parrucco capaci di domare e ingentilire anche la posseduta Eleonora, il quasi è dovuto al look di Davide, quantoamoAlma, da London.
Suggerirei un controllo antidoping per la parrucchiera che deve avere agito sotto acidi e già che ci siamo la segnalerei anche a Greenpeace per abuso di lacca.
Chiudo questo report con un accenno a Loro.
I Divini.
I Duran Duran, che dopo 35 anni sono ancora i più stilosi e glamour del mondo.
E lo sono nonostante gli slim jeans animalier di Simon e se questa non è classe non so proprio cosa possa esserlo…
Grazie a tutti per l’attenzione.
Che la sobrietà sia con voi e con tutti gli wild boys,
Vostra
Claudia Swiffer